A causa delle rigide condizioni ambientali (basse temperature, scarsa umidità, violenza dei venti) l'habitat antartico è uno dei meno popolati e meno differenziati della Terra. L’ambiente antartico può essere suddiviso in differenti zone con modifiche degli ecosistemi in base all’aumento della latitudine e della severità delle condizioni climatiche:
Ovviamente la maggior parte delle specie vegetali ed animali si rinvengono lungo la Penisola Antartica, sugli arcipelaghi limitrofi e su alcune isole a nord della Convergenza. Contrariamente all'habitat terrestre quello marino è altamente popolato e produttivo.
Con questo percorso biologico, partendo dall’isolamento geografico del Continente Antartico, si vogliono evidenziare le principali forme di fauna e flora presenti in Antartide ma soprattutto le strategie di sopravvivenza nelle zone polari degli organismi che le abitano.
Il percorso si suddivide in due parti:
La prima interessa propriamente il continente e gli organismi che lo abitano ponendo l’attenzione soprattutto sui principali adattamenti degli animali come foche e pinguini. Infatti gli animali delle zone polari, oltre ad avere acquisito nel corso della loro evoluzione particolari adattamenti fisici al tipo di clima, hanno assunto anche la capacità di reagire opportunamente ai pericoli e alle difficoltà del loro ambiente con alcune significative strategie:
- migrazione;
- mimetismo;
- opportuna scelta del periodo riproduttivo;
- assidua cura della prole.
L’altra parte riguarda principalmente il mare partendo dalla catena alimentare dell’Oceano Meridionale e l’importanza che hanno i singoli organismi che la compongono per l’ecosistema antartico.