A dodici anni dalla prima edizione (Bedmap, 2001), un gruppo di ricercatori appartenenti a 31 enti di ricerca ha pubblicato i nuovi dati relativi alla superficie della grande calotta antartica, alla topografia del substrato subglaciale e allo spessore dei ghiacci. Per questa indagine sono stati utilizzati 25 milioni di misure geofisiche, un numero di oltre due ordini di grandezza superiore a quelli utilizzati nella prima edizione. Sono stati così evidenziati nuovi aspetti morfologici e strutturali del substrato roccioso coperto dai ghiacci: catene montuose, scarpate, reticolati di valli, bacini e depressioni, fosse e grandi solchi profondamente scavati. La superficie della calotta antartica, includendo le grandi piattaforme di ghiaccio galleggianti, è di 13,9 milioni di chilometri quadrati, con un volume di ghiaccio pari 26,9 milioni di chilometri cubi, equivalente ad un potenziale sollevamento del livello degli oceani di 58 metri. Lo spessore medio dei ghiacci (incluse le piattaforme galleggianti) è di 1937 metri e il massimo spessore è raggiunto nel Bacino subglaciale Astrolabe con 4897 metri (vi starebbe interamente sepolto pure il Monte Bianco !). Il punto più profondo del substrato subglaciale è sotto il Ghiacciaio Byrd a 2870 metri sotto il livello del mare. Il 44,7 % della superficie rocciosa su cui si appoggiano i ghiacci della calotta antartica è sotto il livello del mare. Queste nuove informazioni sono molto importanti per comprendere il comportamento dinamico dei ghiacci antartici e il loro possibile futuro contributo alla risalita del livello del mare, come pure per comprendere l'evoluzione tettonica e geomorfologica del continente antartico.
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