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I tesori del Museo Nazionale dell’Antartide: interviste tematiche rivolte agli insegnanti ed allievi delle scuole superiori di I e II grado  inerenti la ricerca in Antartide a partire dalle collezioni dei reperti conservate presso il Museo Nazionale dell'Antartide.


Climate in Antarctica from Sediments and Tectonics

CLAST è una applicazione per iPad didattica e interattiva, sviluppata per spiegare argomenti di Geologia e Scienze della Terra.


 

Darwin - L'origine delle specie
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Flexhibit

Far lavorare gli studenti come se fossero dei piccoli scienziati che organizzano una mostra sulle scienze polari.


 

Data: 
20/09/2017

Felice Ippolito è stato il primo Presidente del Museo nazionale dell’Antartide. 

Quella di Ippolito è stata una figura di primo piano nel panorama italiano ed europeo della seconda metà del ‘900, per la scienza, la ricerca, la politica energetica e la divulgazione scientifica.

L’Antartide ha costituito per il professore un argomento ed una passione che lo hanno fortemente impegnato negli ultimi anni di vita. Il primo documento ufficiale nel quale Felice Ippolito si occupa di Antartide è verosimilmente l’intervento al Parlamento Europeo nel 1986, pubblicato poi nel volumetto 10 anni al Parlamento Europeo, poco dopo che l’Italia aveva lanciato il suo Programma nazionale di ricerche in Antartide. Il contesto è quello delle risorse minerarie globali e il possibile sfruttamento economico dell’Antartide; la conclusione è da convinto europeista: “Sarebbe un grande successo per la comunità (europea, ndr) se essa potesse sostituirsi direttamente a quei paesi membri già operanti nel continente antartico per sviluppare un vero programma europeo”.

Nel numero di settembre 1991 de Le Scienze, il professore interviene sul disegno di legge recante ”norme sui programmi nazionali di ricerca scientifica e tecnologica in Antartide”. Il professore contesta, fin dal titolo, l’ipotesi di costruire una nuova stazione automatizzata per l’assenza di adeguate giustificazioni e ribadisce viceversa il concetto a lui caro che imprese di tale portata debbano essere condotte in ambito di collaborazioni internazionali proponendo il coinvolgimento dei paesi UE e dell’ESA.

All’inizio del 1992, designato dal Consiglio nazionale delle scienze e della tecnologia entra a far parte della Commissione scientifica nazionale per l’Antartide e viene eletto vice-presidente. La presidenza è del Ministro dell’Università e della Ricerca in carica, Antonio Ruberti. 

Con Ruberti in regia, Ippolito al coordinamento e Zucchelli a finalizzare, all’inizio degli anni ’90 il PNRA si appresta a giocare da protagonista la partita dell’Antartide. Nel 1993 viene siglato l’accordo con l’Istituto polare francese per la costruzione della stazione Concordia sul plateau polare in località Dome C per conduzione di programmi scientifici che includono la glaciologia, la geofisica, l’astrofisica, la fisica dell’atmosfera e la biologia umana. La stazione è anche funzionale all’esecuzione della perforazione profonda European Project for Ice Coring in Antarctica (EPICA) che inizia nel 1996 e si conclude nel dicembre 2004 alla profondità di 3270,2 m. La colonna di ghiaccio registra otto cicli climatici della durata di 100.000 anni e costituisce il più lungo e continuo record del cambiamento del clima; è un successo incredibile della scienza e tecnologia europee. La stazione Concordia viene completata l’anno successivo; nel 2005 ha luogo il primo winterovering

In quegli anni si avvia la partecipazione ad altre importanti iniziative internazionali: Cape Roberts Project per la ricostruzione paleoclimatica di un periodo critico della storia Terra (fra 35 e 10 milioni di anni) che va dal “caldo” Eocene al “freddo” Pliocene; International Trans-Antarctic scientific expeditions (ITASE) una serie di traverse di superficie per comprendere i cambiamenti ambientali degli ultimi duemila anni registrati nel ghiaccio superficiale del continente; Airborne Polar Experiment un aereo stratosferico equipaggiato con sofisticati sensori utilizzato per investigare, dall’interno del vortice polare a quote stratosferiche, i processi di assottigliamento della ozonosfera; Balloon Observations of Millimetric Extragalactic Radiation and Geophysics (BOOMERanG) un telescopio appeso ad un pallone stratosferico, in un intero giro nel vortice polare, per riprendere l’immagine dell’Universo primordiale di circa 14 miliardi di anni fa. 

Per istituire il Museo Nazionale dell’Antartide, come previsto dalla legge del 1991, Ruberti costituisce un gruppo di lavoro e ne affida ad Ippolito il coordinamento. Il professore si getta con entusiasmo anche in questa iniziativa; ciononostante, anche a causa della sostituzione di Ruberti, la proposta di Ippolito deve attendere il maggio 1996 e il Ministro Giorgio Salvini per l’emanazione del decreto che mesi dopo sarà perfezionato dal Ministro Luigi Berlinguer nell’agosto 1996. 

La maggior parte delle iniziative avviate da Felice Ippolito nella prima metà degli anni ’90, si è conclusa dopo la sua scomparsa nell’aprile 1997. L’istituzione del Museo è forse l’unica che il professor Ippolito ha potuto vedere realizzata. Dedicare al professore il Museo Nazionale dell’Antartide, oltre che un modo per ricordare il suo impegno antartico, fu anche un atto di riconoscimento per la sua opera di scienziato, manager e divulgatore. 

Carlo Alberto Ricci, Presidente MNA